Saper vivere

Saper vivere

Pensare a se stessi è indispensabile perché bisogna amarsi e rispettarsi per avere quel giusto grado di energie e di sanità, per portare avanti progetti che includono anche una visione rivolta all’altro. Questo concetto non suggerisce, come potrebbe sembrare, di essere egoisti, in quanto, una giusta preoccupazione e considerazione per noi stessi vuol dire fare il pieno di nuove energie fisiche e psichiche, per essere presenti ed efficienti alla propria persona e di aiuto agli altri. Tutto ciò sembra scontato ma, noi tutti, facciamo fatica a dosare in maniera equilibrata il carico di lavoro con il tempo dedicato al recupero di energie. Essere buoni con se stessi significa concentrare le proprie forze a proprio vantaggio.

Ma perché se tutti noi siamo a conoscenza di questo concetto, in pochi riusciamo a metterlo in partica?

Sicuramente perché, anche se riuscissimo a bilanciare le forze dedicate al lavoro con i benefici che dedicheremmo a noi stessi, non servirebbe se poi venissimo attanagliati dai sensi di colpa, che con i loro rimproveri ci priverebbero del piacere di vivere. Quindi essere bilanciati con noi stessi, è un’arte che richiede lavoro e disciplina e soprattutto non si può sapere a priori di che cosa abbiamo bisogno. Per essere equilibrati con noi stessi dobbiamo considerare e analizzare, attraverso un processo dinamico, la nostra situazione personale, i nostri valori, l’ambiente in cui viviamo e dobbiamo prendere decisioni in maniera flessibile e creativa, andando oltre la condizione di partenza. Dobbiamo essere capaci di trovare, in modo proficuo, un metodo per contrastare l’esaurimento delle nostre energie, in altre parole dobbiamo saper sfruttare la distanza esteriore e trovare una giusta distanza interiore da quello che grava su di noi. Questo processo non è semplice perché abbiamo vecchi modelli di comportamento che ci riportano indietro al nostro stile di vita usuale. Per sconfiggere le nostre cattive abitudini o per non ricadere nel vortice di un ritmo stabilito dall’esterno, possiamo aiutarci quotidianamente mettendo in pratica delle azioni ripetitive, come dei rituali, che ci aiutano ad affrontare la giornata in maniera consapevole e a entrare maggiormente in contatto con noi stessi, con la nostra condizione interiore, con i nostri desideri e con i bisogni del nostro corpo. Riusciamo a fare ciò con successo se, nonostante le pressioni esterne dettate dal lavoro, dagli impegni familiari e da tutto ciò che ci viene prescritto, non smettiamo di cercare e di organizzare la nostra vita difendendo lo spazio di gestione che è in nostro possesso; in altre parole, dobbiamo avere un peso rilevante sulla pianificazione del nostro tempo. Il modo in cui fissiamo i punti fermi della nostra giornata, esprime il modo in cui ci rapportiamo a noi stessi, ad esempio ognuno di noi dovrebbe possedere dei riti che rilassano mente e corpo, come guardare fuori dalla finestra il sole sorgere, ascoltare buona musica, consumare la prima colazione con calma, in modo da fare emergere le nostre emozioni di gioia, rabbia, paura tristezza etc, che ci aiuteranno ad essere maggiormente in comunicazione con la nostra persona e a capire e affrontare il nostro stato emotivo. Questi rituali dovranno, nel tempo, rappresentare dei pilastri che ci facciano vedere con chiarezza ciò che è importante per noi e quali valori e atteggiamenti di vita vogliamo coltivare e rafforzare. Se riusciamo ad essere in contatto con noi stessi riusciamo anche ad apprezzare gli altri e migliorare la nostra vita relazionale.

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