Mio figlio gioca con le bambole

Mio figlio gioca con le bambole

Il gioco per il bambino è un’attività indispensabile per creare, sperimentare, definire, differenziare e confrontare il proprio mondo interno con quello esterno e apprendere l’orientamento spaziale.

Attraverso il gioco il bambino impara a conoscere se stesso, le proprie potenzialità, a prendere confidenza con le emozioni.

Nel gioco c’è l’incontro tra realtà e finzione in cui il bambino definisce i propri confini, l’altro da Sé, senza rinunciare a ciò che proviene dalla fantasia. Sperimenta le proprie potenzialità, stabilisce legami e impara a distinguere i ruoli.

Il gioco ha le stesse funzioni sia per i maschi che per le femmine. Le differenze si presentano naturalmente più avanti con l’età, più che altro perché gli adulti di riferimento “scelgono” il tipo di materiale più opportuno con cui far giocare il figlio a seconda del sesso.

Se non fosse per l’orientamento dato dagli adulti i bambini potrebbero spontaneamente giocare a svariati ruoli: i maschi a fare le mammine e le femminucce a guidare un escavatore o altro ancora, perché i bambini hanno la necessità di sperimentarsi in situazioni diverse senza condizionamenti. Spesso imitano il ruolo della madre, il lavoro del padre o del fratello maggiore.

I bambini entrano ed escono molto facilmente da un ruolo assunto a seconda delle esigenze del momento.

Nel gioco i bambini sperimentano tutto ciò che vogliono, dalle fantasie inconsce, di cui non hanno consapevolezza, alla differenziazione e sperimentazione tra i sessi.

I genitori dovrebbero quindi far attenzione se il figlio gioca con le bambole?

La risposta è no, perché i bambini quando sono piccoli vogliono ed hanno bisogno di impersonare tutti i ruoli, hanno bisogno di sfogare tutta la loro inventiva, vogliono imitare, vogliono sperimentarsi. Ciò contribuisce allo sviluppo della loro personalità.

Quindi i genitori, che hanno figli piccoli, dovrebbero prediligere materiale gioco poco strutturato, cioè oggetti che possono assumere funzioni diverse: una pentola oltre ad un utensile per cucinare può diventare un tamburo per un musicista, un contenitore, un nascondiglio ed altro ancora.

La prima infanzia è caratterizzata dall’indefinitezza sessuale e non perché maschi e femmine si somigliano nei tratti ma perché è un tempo in cui i bambini possono e devono esprimersi liberamente e incondizionatamente.

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