La gelosia
Un aspetto del carattere della persona molto discusso è sicuramente quello della gelosia che da sempre ha occupato spazi rilevanti nella letteratura (infatti se ne trova già traccia nel mito greco di Era, la sposa di Zeus, re degli dei, che è la dea del matrimonio. Ella infatti regale e fedele, è anche vendicativa e perseguita con accanimento tutte le donne che l’infedele Zeus ama) nella cinematografia fino ad arrivare ai più drammatici casi di cronaca nera.
Innanzitutto è bene chiarire che la gelosia ricopre un’ampia gamma di sentimenti della persona e può essere rivolta sia verso le persone sia verso le cose. Riguarda ciò che si ha e che non si vorrebbe perdere, scaturisce come reazione verso ogni forma di intrusione che minacci una relazione. In questa sede tuttavia intendiamo analizzare esclusivamente la gelosia di tipo sessuale che insorge quando una relazione sentimentale sia minacciata o in casi più estremi si ritiene semplicemente che lo sia.
Infatti a volte non è necessaria la presenza di una reale “minaccia” esterna per scatenare il sentimento della gelosia, ma basta una serie di “costruzioni mentali” per scatenare, anche in maniera impulsiva, tale sentimento paranoide, in cui la persona vive una realtà delirante di gelosia, convinta il più delle volte che esista un tradimento paradossalmente in assenza di prove reali.
Oltre a tutto questo si deve anche tener conto che la gelosia ha anche un aspetto riguardante l’ambito sociale: se infatti da un lato la gelosia è vista quasi sempre come un’eccezione negativa del carattere della persona, dall’altro dalla persona stessa viene percepita come conseguenza del danneggiamento della propria “immagine pubblica” ovvero quello che possono pensare gli altri della persona stessa in oggetto.
Risulta evidente quindi come il fenomeno della gelosia si riversi anche nelle relazioni sociali che a loro volta sono influenzate da preconcetti popolari che vanno a creare un complesso vortice di sentimenti contrastanti e allo stesso tempo complementari nella persona stessa in oggetto.
Inoltre secondo Freud esiste una gelosia normale o competitiva, una proiettata e una delirante. La gelosia normale o competitiva è derivata dal complesso di Edipo cioè dal sentimento di rivalità vissuto nei confronti del padre, con il quale ci si contende l’amore esclusivo della madre. È un tipo di gelosia che deriva dal dolore provocato dal convincimento di aver perduto l’oggetto d’amore ciò provoca una ferita narcisistica e sentimenti avversi verso il più fortunato rivale e da una dose più o meno grande di autocritica che tende ad attribuire al proprio Io la responsabilità della perdita amorosa. In questa situazione la persona non è rapportata alle circostanze affettive e sotto il completo controllo dell’Io cosciente; anzi essa è profondamente radicata nell’inconscio, è la continuazione dei primissimi impulsi della vita affettiva infantile e trae origine dal complesso edipico o da quello fratello-sorella del primo periodo sessuale. Mentre la gelosia “proiettata” quella “delirante”, nascono entrambe dall’ allontanamento di tendenze all’infedeltà, che vengono proiettate sul partner al fine di alleviare la tensione che ne deriva, ma si diversificano in relazione alla resistenza manifestata nel lavoro analitico di svelamento di fantasie inconsce di infedeltà, che proviene minore nella gelosia proiettata e maggiore in quella delirante. Un’ulteriore distinzione concerne l’oggetto delle fantasie: diversamente dalla gelosia proiettata, in quella delirante l’oggetto è dello stesso sesso del soggetto. Si potrebbe definire la gelosia delirante come una difesa da una forma di omosessualità latente.
Esiste anche una gelosia che possiamo definire gratuita e una retrospettiva. Nella gelosia gratuita la persona gelosa, pur non avendo nessun interesse per il partner, non tollera intrusioni. In genere ciò avviene nei rapporti affettivi di lunga durata in cui il desiderio sessuale è ormai affievolito. Nella gelosia retrospettiva, cioè quella che riguarda il passato, la persona gelosa è tormentata non dalle minacce presenti o future ma da eventi passati che, quindi, non sono più in grado di condizionare la qualità e la durata della relazione con il partner attuale. Il geloso retrospettivo è come se avesse la pretesa di riscrivere il passato per fare di se stesso l’unico oggetto di passione in ogni momento.
Alla luce di questa breve panoramica su un fenomeno tanto complesso quanto diffuso si capisce quindi (senza voler creare inutili allarmismi) come in alcune circostanze la gelosia possa risultare un sentimento capace di soffocare un normale rapporto di coppia, senza contare che in casi più complessi possa portare alla fine di tale rapporto fino, in casi estremi, ad episodi drammatici.
Quando si è quindi in presenza di una persona in cui la gelosia stia assumendo tratti preoccupanti, come una limitazione delle libertà del proprio partner o un ossessivo controllo della vita privata dell’altro la prima cosa da fare è quella di portare la questione allo scoperto e di cercare aiuto. Accade frequentemente infatti che le persone in cui il sentimento della gelosia è fortemente predominante, impongano continue e sempre più forti restrizioni al proprio partner che può andare dal limitare i rapporti con gli amici fino all’esigere che si licenzino dal lavoro e così via.
È evidente quindi come possa essere utile cercare aiuto a professionisti che possano aiutare sia la persona affetta dalla gelosia e sia la coppia stessa accompagnandoli in un percorso che in una prima fase riesca a far emergere la consapevolezza del problema (cosa non sempre scontata) e in una seconda fase riesca a portare al superamento del problema.